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Tutta l'Italia è meravigliosa, da visitare!

Alberobello
e i suoi santi patroni
Santi Cosma e Damiano

27 settembre

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Alberobello è un comune della Puglia, in provincia di Bari. Si trova ad un'altitudine di 428 metri sul livello del mare ed ha circa 11.000 abitanti.

È una delle 53 località italiane incluse nell'elenco dei siti Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. Lo sapevi?

Scopri qui questa cititadina unica e i suoi santi patroni.

Santi Cosma e Damiano

Secondo la tradizione, i santi Cosma e Damiano erano due fratelli, di origine araba, che vissero tra il terzo e il quarto secolo. Erano dottori, e avevano imparato l'arte medica in Siria. Essendo anche cristiani, si dedicavano ad assistere gli ammalati senza chiedere denaro alle persone bisognose.

Attraverso questa attività, potevano anche predicare e diffondere la parola del cristianesimo. Il miracolo più famoso fu la sostituzione di una gamba malata di un paziente con un'altra presa da un uomo appena morto.

Questa attività di predicazione infine costò loro vita. Durante la persecuzione dei cristiani ordinata dall'imperatore Diocleziano, Cosma e Damiano furono torturati e decapitati, insieme con altri cristiani.

Il culto di questi due santi si diffuse rapidamente dopo la loro morte, con la costruzione di chiese dedicate a loro a Costantinopoli, in Asia minore, in Bulgaria, in Grecia, a Gerusalemme, quindi a Roma e in tutta Europa. Ispirarono un gran numero di dipinti e altre forme d'arte riguardo alla loro vita.

Cosma e Damiano guariscono l'ammalato Francesco di Stefano PesellinoCosma e Damiano guariscono l'ammalato
Francesco di Stefano Pesellino

La festa dei santi patroni

I santi Cosma e Damiano vengono celebrati ogni anno con una festa che dura cinque giorni. Inizialmente, nel diciassettesimo secolo, il conte locale conservava e venerava un quadro dei due santi che, tutti gli anni il 27 settembre, veniva portato in giro per il paese durante la processione religiosa.

Nel 1782 venne fatta una statua di San Cosma la quale, mentre entrava in paese, operò il suo primo miracolo: una forte pioggia dopo un lungo periodo di siccità. Due anni più tardi i fedeli fecero la statua di San Damiano e le due statue presero il posto del quadro nella processione.

Da allora, la cerimonia religiosa si è tenuta ogni anno, con la celebrazione di messe, di cui la prima il 27 mattina all'alba, alle 4 del mattino, seguita da una processione. Poi  un'altra processione di gala il 28 sera, con le autorità e i rappresentanti dalle città vicine e incontri con i fedeli appositamente venuti dall'estero. I fedeli arrivano a migliaia, molti dalle città vicine anche a piedi e scalzi per venerare i santi. Poi per un mese, questi rimangono esposti nella cattedrale.

Per tradizione, San Damiano esce dalla chiesa per primo, poi esce San Cosma. Si dice che quando tentarono di cambiare l'ordine, le statue si fecero così pesanti che non fu possibile spoostarle.

Gli uomini che portano le statue in processione sono chiamati Cavalieri dei Santi Medici e sono riconoscibili dal mantello verde che indossano.

Fra gli avvenimenti non religiosi ci sono diversi concerti con gruppi musicali e uno spettacolo di fuochi artificiali.

Non perderti in questa occasione di visitare questo gioiello d'Italia!



Comune di
Alberobello

Alberobello è un comune della Puglia, in provincia di Bari. Si trova ad un'altitudine di 428 metri sul livello del mare ed ha circa 11.000 abitanti.

È costruita su due colline, quella orientale con gli edifici moderni e quella occidentale con le sue case tipiche, uniche, chiamate trulli, che sono inserite nell'elenco mondiale dei siti Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. La caratteristica principale di queste costruzioni è il loro tetto, piramidale o conico. Ci sono trulli anche in altre parti della Puglia, ma ad qui ce n'è la più alta concentrazione, oltre 1400!

Le origini del paese risalgono alla seconda metà del 16° secolo. A quell'epoca, era un piccolo feudo di proprietà della famiglia dei nobili di Acquaviva. I conti consentivano ai contadini di costruire le loro case solo senza malta, cosicché, in caso di ispezione reale, avrebbero facilmente potuto renderle diroccate e farle apparire come rovine. Altrimenti, se fossero apparse come un nuovo centro abitato, i conti sarebbero stati obbligati a pagare una tassa.

Alla fine, nel 1797, un gruppo di cittadini, stanchi di dover continuamente costruire e distruggere le loro case, andò a Taranto a chiedere l'aiuto del re. Poco dopo, Re Ferdinando IV concesse l'indipendenza a questo piccolo paese.

Dopo di allora, fu possibile costruire le abitazioni con malta, che le rendeva permanenti e più stabili.

La case all'esterno sono quasi tutte bianche ma alcune hanno le pietre in vista. Certamente passeggiando tra le via e itrulli si può assaporare uno stile di vita molto diverso molto diverso da quello delle città moderne.

I trulli oggi

I trulli sono tuttora utilizzati come abitazioni private, negozi, strutture ricettive per turisti, come bed & breakfast (leggi cos'è) e alloggio presso una famiglia. Questi sono modi di ospitare i turisti che si stanno diffondendo sempre più in Italia e sono adatti per luoghi piccoli e particolari come Alberobello e i suoi trulli. Pensa che esperienza originale, dormire in un trullo!


Cosa vedere e cosa fare ad
Alberobello

La cittadina in sé dovrebbe essere più che sufficiente come attrazione ma ce ne sono molte altre.

Basilica dei Santi medici Cosma e Damiano

La basilica fu costruita nel 18° secolo ampliando una cappella pre-esistente e nel tempo vi sono stati aggiunti altri elementi come ed è ovviamente dedicata ai due santi medici, i patroni Damiano e Cosma.

Al suo interno si conservano le loro statue e le loro reliquie. Si presenta imponente, sopra una grande scalinata, con ai lati della facciata due torri campanarie.

È da qui che partono le processioni quindi, anche se non ti trovi ad Alberobello per i festeggiamenti patronali, è in un certo senso una tappa obbligata.

Se ti piacciono le chiese, ce ne sono altre: quella del Carmine e quella di Santa Lucia, che risalgono alla metà dell'ottocento e la chiesa di Sant'Antonio (vedi più sotto).

Museo del Trullo

Dietro alla basilica si trova il trullo più grande, un trullo a due piani chiamato Trullo Sovrano.

Si ritiene che sia stato costruito a metà del '700 e una volta era l'abitazione del sacerdote Cataldo e della sua famiglia.

Era composto da dodici stanze, incluse le stanze per dei domestici, la cucina e un giardino interno.

È così imponente e particolare che nel 1930 fu dichiarato monumento nazionale e da allora viene utilizzato come Museo del Trullo dove si può conoscere la storia e le tradizioni locali, l'agricoltura, la produzione dell'olio di oliva (lo puoi anche assaggiare!), ammirare l'arredamento di una volta. È come fare un passo nel passato!

Rioni Monti e Aja piccola

Questi due quartieri sono dove si concentra la maggioranza dei trulli, circa 1300.

Passeggiare per le vie in mezzo a queste costruzioni antiche è un'esperienza unica, si perde il senso del tempo e ci si può rilassare e assaporare il momento. All'inizio del XX secolo, il rione Monti venne dichiarato Monumento nazionale e si decretò che non venisse

"più oltre deturpato da costruzioni moderne che mutino la linea caratteristica del paesaggio"
e "quindi sottoposto alle disposizioni (…) per la protezione delle antichità e belle arti."

Nel rione Monti si trova anche la chiesa di Sant'Antonio, terminata nel 1927, è peculiare tra le chiese perché ha forma di trullo, tanto per restare in tema.

Trullo siamese

Questa è una costruzione molto antica e, come dice la parola, sono due trulli uniti, con il tetto a due coni. Non ha finestre ma ha due ingressi su due strade diverse. È un edificio unico, nel senso che non ce ne sono altri, quindi da non perdere e si può visitare all'interno.

Museo del Vino

Per riprendersi dalle fatiche della visita alla cittadina, ci si può fermare al Museo del vino. Qui si possono vedere fotografie, antichi attrezzi agricoli e strumenti usati per la produzione del vino e seguirne lo sviluppo nel tempo.

Natura

Molto vicino al centro della cittadina c'è un bosco composto di diversi tipi di querce, il Bosco Selva, una riserva naturale protetta. (A proposito, il nome Albero bello pare che derivi dal fatto che una volta lì ci fosse una grossa quercia, o un gruppo di alberi).

Quando hai terminato la tua visita alla città con le case e i monumenti antichi, qui puoi immergerti nella natura, goderti una passeggiata lungo i sentieri che hanno nomi di piante e animali e ammirare bellissimi fiori come le peonie e le orchidee selvatiche. Molte specie animali vivono nel bosco, dalla volpe al colubro (un piccolo serpente), uccelli come l'upupa e la ghiandaia e in due stagni vivono il tritone e il rospo. Le signorine potrebbero voler provare a baciarne uno, chissà, che non si trasformi in un bellissimo principe!

Buona visita!

Cosa gustare

Il cibo sardo è piuttosto diverso dagli altri cibi italiani. Ci sono molti tipi di pane, come il pani carasau, molto sottile e secco (chiamato anche carta da musica), la bottarga (uova di muggine essiccate) usata anche come antipasto, seguiti dalle panadas (un pasticcio ripieno di verdure, o carne, o anguilla).

Poi c'è da scegliere tra agnello o maiale arrostito, o tra il numero infinito di formaggi pecorini ed altri. Persino alcuni dolci hanno il formaggio come ingrediente, come le sebadas e le pardulas. Questo deve essere accompagnato da un vino da tavola come il Monica (è il mio nome, ne ho una bottiglia!) e da vini dolci da dessert. Attenzione, sono tutti piuttosto forti (minimo 12°!).

Buona visita!

Non perderti l'occasione di visitare Alberobello in qualunque momento dell'anno!

Altri importanti avvenimenti ricorrenti


  • 13 giugno: Festa di Sant'Antonio di Padova
  • Inizio di agosto: Festival internazionale folcloristico
  • Dicembre: Natale fra i Trulli

Per ulteriori informazioni:
Comune di Alberobello
Ufficio Turismo
Piazza del popolo 32
Alberobello BA
tel. +39 080 4321200
posta elettronica: info@ comune.alberobello.ba.it

Pro loco di Alberobello

Visita il sito turistico ufficiale della Regione Sardegna


Come arrivare ad Alberobello:


Crociere da e verso Bari

Fai click sull'immagine per scoprirle

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